Indignati contro People Mover e MotorShow All’università arriva Occupy Wall Street
13:00 - 10 dicembre 2011
Arriva oggi a Bologna la “March to Atens” che un gruppo di “indignati” ha intrapreso partendo, a novembre, da Nizza. “Ragazzi di diversa provenienza hanno deciso di intraprendere un cammino da Nizza, luogo in cui si è svolto l’ultimo meeting dei grandi (delinquenti) della Terra, il G20, in direzione di Atene – spiegano i promotori su Facebook- attraversando l’Italia da nord a sud e raccogliendo nel ‘Libro del Popolo’ le rivendicazioni e le lotte che stanno portando avanti tutte le persone che incontreranno sulla loro strada”. Il primo appuntamento bolognese dell’iniziativa, spiega uno dei “marciatori”, Massimiliano, è per le 15 all’ingresso dell’aeroporto Marconi. Da lì partirà un’azione comunicativa contro la realizzazione del People mover: gli “indignati”, in pratica, intendono incamminarsi lungo il percorso della “famigerata” monorotaia pensata per collegare lo scalo con la stazione centrale. In zona Fiera, poi, la marcia approfitterà del Motorshow per incontrare sia la protesta del comitato “No People mover” che quella dei ciclisti che daranno vita allo “Human motor 2011″, critical mass che partirà da piazza Nettuno proprio per manifestare contro il salone dedicato ai motori. La marcia, infine, approderà in piazza Maggiore con l’obiettivo di dare vita ad “un’accampata – spiega Massimiliano – con cui fermarci per qualche giorno a Bologna”.
L’APPUNTAMENTO – Bologna capitale dei movimenti contro la crisi. Martedì prossimo, 13 dicembre, tre attivisti dei movimenti Occupy Wall Street, Indignados e Greco saranno dalle 19 alla Facoltà di Lettere e Filosofia su invito del collettivo universitario “Ateneinrivolta Bologna”. “La conferenza – si legge in una nota – nasce dall’esigenza di informazione sulla situazione politica, sociale ed economica della Grecia, della Spagna e degli Usa e sulla necessità di avere una trasmissione diretta delle esperienze dei protagonisti di questi movimenti e, un dibattito sulle forme di lotta e di autorganizzazione dei movimenti sociali”.
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