Marcia Internazionale NONviolenta Nizza-Roma-Atene

Dopo le manifestazioni di violenza a Roma il 15 Ottobre, l'Agorà Intenrazionale di Bruxelles, il 16 ottobre, ha deciso di continuare la "Marcia pacifica" cominciata in Spagna a giugno, proseguita verso la Francia da luglio in poi e terminata a Bruxelles l'8 ottobre. La Marcia prosegue dunque verso quelle città che sono state più colpite dai conflitti violenti.

Lo scopo principale di questa marcia è di rivendicare e diffondere i valori di una "democrazia reale" in Europa, nel mondo e dunque in ogni singolo paese. Essa denuncia la grave situazione cui ci hanno condotto i governi condizionati dalla grande finanza e promuove l'aggregazione politica democratica, apartitica e nonviolenta di tutte quelle persone vittime di tali ingiustizie, ossia la maggioranza della popolazione mondiale.

Tanti popoli diversi uniti in un unico popolo della democrazia reale!

mercoledì 11 gennaio 2012


3 commenti:

  1. Ciao. Sono Dominique, una Francese di 60 anni, maestra elementare pensionata.
    Si... "Tanti popoli". Ma "uniti", io direi "si... e NO". Perché l'ostacolo della lingua c'è sempre. Cioè, voialtri giovani, avete ricevuto un'insegnamento d'inglese da anni e anni... pero non siete TUTTI capaci di utilizzarlo facilmente e efficacemente per intercambiare. E questo si puo capire perché i poteri ci hanno ingannati da piu di 50 anni. L'inglese è la lingua degli Inglesi e degli Americani... e quella dei richi, potenti. Ma è un'ILLUSIONE pensare che potrebbe diventare quella della gente comune. E una lingua troppo difficile da imparare BENE.
    Fino a quando non avremo capito che per communicare FACILMENTE da un paese all'atro, da una coltura all'altra... c'è l'esperanto, saremo molto meno efficaci dei finanzieri o altri maffiosi.
    Dovete sapere che quella che scrive queste linee è capace di parlare 5 lingue: Fr, En, It, Sp, Eo, e anche un pochino di tedesco e di polacco. So benissimo di che cosa parlo. La capacita communicare internazionalmente è stata confiscata ai popoli, da quelli che ci hanno imposto l'inglese: la classe dei politici, dei borghesi.
    Quando uno bisogna circa 300 ore per raggiungere un livello in esperanto, la stessa persona bisogna + di 2000 ore per lo stesso nivello in inglese...
    Ovviamente, non possiamo cambiare questo subito, in un batter d'occhio, ma dobbiamo assolutamente stabilire, oltre alle commissioni di traduzione, delle commissioni per informarsi ed informarci sull'argomento dell'efficacità et giustizia linguistiche. Se no... i poliglotti del movimento 15M, Democrazia reale (diventati piu o meno "Take the square")... e specialmente i POCHI che sanno l'inglese prenderanno il potere... Purtroppo!!!
    .
    http://lernu.net per la prima informazione.

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Ci vuole solo un po' di tempo....
      Ho un amico che ha imparato in qualche mesi (ed io in solo 6 mesi). Dipende se sai gia parlare una o parreccchie lingue. Communque, per quelli che non sono mai riusciti a imparare una lingua straniera, l'esperanto è quella che conviene.
      Io ho l'abitudine di dire che questa lingua è "un'utopia gia realizzata" (perché con tutti gli ostacoli che ha incontrati durante 125 anni di vita -specialmente il fatto di NON essere insegnata nelle scuole- , avrebbe "logicamente" dovuto sparire, et invece siamo piu di un (forse due) millione a parlarla . L'unico problema è che fr gli altri, pocchi lo sanno, perché il sistema mediatico lo nasconde o lo disprezza.

      Elimina